sabato 17 agosto 2019
Il B&B La Milzetta a Russi
Villa padronale situata nella prima periferia di Russi, in località Borgo Milzetta. Crocevia per luoghi di interesse artistico quali Ravenna, Faenza, Brisighella e a pochi km sia dal mare che dalle colline Romagnole.
La casa ha la classica struttura delle Ville Padronali di inizio 800 con un ampio parco di circa 6000 mq , fu fatta costruire dai Conti Milzetti di Faenza come residenza di campagna. Dopo varie ristrutturazioni, di cui l’ultima appena terminata, sono state ricavate 3 stanze con bagno privato da destinare a b&b.
I Conti Milzetti a Faenza
Palazzo Milzetti di Faenza, distrutto dal terremoto nel 1871, è stato ricostruito in forme neoclassiche e oggi è una casa-museo con decorazioni e ambienti originali.
Palazzo Milzetti in origine era la dimora dei conti Milzetti, nobili faentini che acquistarono l’edificio nel 1602 dalla famiglia Medici.
Palazzo Milzetti è aperto al pubblico come museo dal 1979 e vi si può
visitare il pianterreno, con l’appartamento da scapolo del conte
Francesco e, al primo piano, l’appartamento nuziale del conte e di sua
moglie, il grandioso atrio ottagonale e il salone delle feste.
Postato just now da europeo
venerdì 16 agosto 2019
La Fira di Sett Dulur a Russi e il bel e cot
Così il giornalista romagnolo Massimo Tomassini scrive in FOOD AND SO ON (Cibo e Dintorni),la sua testata giornalistica, che racconta le eccellenze eno-gastronomiche del nostro bel paese, delle sue fiere e sagre, delle incantevoli città d’arte e dei borghi storici di cui è disseminato, con un occhio anche ad argomenti d’attualità.
Ma ritorniamo al bel e cot.
"Assomiglia a un cotechino, ma attenti a non definirlo tale perché i russiani doc potrebbero risentirsene. Stiamo parlando del bel-e-cot (in italiano ‘bello e cotto’, cioè già cucinato), un salume di circa mezzo chilogrammo di peso prodotto soprattutto a Russi, in provincia di Ravenna.
Viene ottenuto con la golena, la testa disossata privata delle orecchie e la cotenna lessata (30-40 per cento) del maiale. La cotennta è tritata con uno stampo da salame o mortadella e deve essere tenera, perché nel “bel e cot” ha la funzione di produrre il cosiddetto “inciach”, cioè di amalgamare.
La carne – tagliata a grossi dadi e mescolata con la cotenna – viene versata nel tritacarne insieme a sale grosso, pepe, chiodi di garofano, cannella, noce moscata e zucchero. L’impasto è poi insaccato in budella di pecora o vitellone." ( da Romagna a tavola).
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