sabato 30 luglio 2022

Eurosostenibilità – La sostenibilità nel settore delle calzature da lavoro – L'impegno di Konsum srl

 

 







Borghi d'Europa propone dal 2020 un percorso informativo internazionale denominato

EUROSOSTENIBILITA', che ha preso il via dal Patrocinio concesso da ESOF2020 Trieste

Città Europea della Scienza a Borghi d'Europa.

Le iniziative 2022 sono dedicate ai temi della sostenibilità aziendale e vengono supportate da Konsum srl di Cornuda (TV), azienda che opera nel Centro-Nord nei settori della segnaletica stradale e della commercializzazione di prodotti di antinfortunistica e pulizia.



Molte sono le aziende che hanno l'obiettivo di ridurre l'impatto ambientale dei propri prodotti e di perseguire una strategia di economia circolare.

Si sviluppano così progetti che previlegiano prodotti e processi in grado di diminuire gli impatti ambientali, dalla quasi eliminazione degli scarti al recupero e al riuso di materiali, dalla riduzione dei consumi energetici , alla compensazione della CO2 tramite specifici progetti.

Nel settore delle scarpe antinfortunistiche Konsum srl realizza una selezione rigorosa, che combina

la sostenibilità ambientale ed elevati standard di sicurezza.





L'avanzamento delle tecnologie e la volontà di raggiungere sempre migliori risultati, hanno consentito di realizzare una calzatura antinfortunistica per lavorare nella più totale sicurezza senza però rinunciare al comfort.

" Le scarpe antinfortunistiche sono una necessità per operare senza paura e a proprio agio.

Vi sono delle rigorose norme di legge che tutelano i lavoratori : di conseguenza le aziende si sono impegnate a studiare soluzioni costruttive innovative, per realizzare scarpe da lavoro

capaci di garantire la protezione del lavoratore, per ogni tipologia di mansione."

Il miglioramento delle tecnologie di produzione finalizzato al raggiungimento di obiettivi di sicurezza sempre più avanzati, ha permesso al settore delle calzature antinfortunistiche di fare un balzo in avanti, garantendo sicurezza e comfort.

In effetti le calzature antinfortunistiche che si trovano sul mercato, sono comode e leggere, e non sfuggono al fattore estetico. Vi è in effetti una autentica somiglianza delle calzature da lavoro alle scarpe da ginnastica, tanto che potrebbero essere 'portate' anche fuori dal luogo di lavoro con un abbigliamento 'casual'.

Konsum srl collabora con l'azienda Pezzol di Barletta.

"Pezzol Industries è un'azienda italiana riconosciuta a livello internazionale come eccellenza " Made in Italy" nel settore delle calzature da lavoro ad uso professionale, interprete di un design innovativo, pienamente consapevole degli Standard Internazionali e delle evoluzioni normative.

L'azienda rappresenta oggi uno dei marchi più prestigiosi e apprezzati nel settore delle calzature da lavoro, un marchio caratterizzato da un background e da un sapiente mix di Tradizione e di Tecnologia "interamente" Made in Italy. Noi della Pezzol Industries consideriamo l'Innovazione come il fattore chiave per migliorare costantemente il livello dei nostri prodotti; la nostra visione è quella di progettare e di "fabbricare" calzature da lavoro belle, leggere e confortevoli sempre all'avanguardia.Siamo un’azienda che progetta e produce calzature di qualità per il mondo del lavoro. Pezzol crede nel modello industriale italiano che sviluppa design e innovazione combinata a processi industriali avanzati ed eco-sostenibili. Fondiamo il nostro lavoro sulla passione e sul coraggio. Sulla forza e lo sviluppo delle nostre competenze.

Crediamo nelle partnership a lungo termine con i Clienti che hanno fiducia nel nostro Prodotto, offrendo costantemente loro supporto sul piano della sicurezza normativa. "



Comunicare per esistere

venerdì 8 luglio 2022

La Via dei Norcini : la Puglia del Salumificio Cervellera e il Veneto del Salumificio Spader, nella pancetta arrotolata 

 








  1. La Via dei Norcini è lo speciale itinerario che Borghi d’Europa realizza per raccontarele storie dei maestri salumai, dalla Croazia alla Calabria.
    “In questo viaggio del gusto – commenta Renzo Lupatin. Presidente dell’Associazione-,ci ha sempre accompagnato Emanuele Spader, nume tutelare del Salumificio Spader di Mosnigo (Treviso), che ci ha raccontato la storia e le caratteristiche delle eccellenze degli altri Paesieuropei”.
    Così, in Puglia, la scelta è stata quella di dar voce al capocollo di Martina Franca, segnatamenteai prodotti del Salumificio Cervellera.La degustazione ha proposto la pancetta arrotolata.“Per tutti i nostri prodotti- commenta Giuseppe Cervellera-, sia per i salumi che per le carni utilizziamo solo animali che vivono allo stato brado nella bassa Murgia Pugliese. I nostri prodotti sono lavorati con metodo artigianale. La parte utilizzata è la pancetta di maiale o cinghiale privata dalle costine.
    Metodo Di Preparazione
    I° Fase: SalaturaLa pancetta viene disossata e salata con l’aggiunta di pepe e aromi naturali per circa 8 giorni. Successivamente viene lavata con vin cotto*; dopo esser stata asciugata, viene ancora speziata con aromi naturali (pepe, peperoncino e aromi di bosco).
    2° fase: AffumicaturaIl prodotto viene affumicato per almeno un giorno con fragno (albero di quercia che si trova solo nel Bosco Pianelle di Martina Franca), timo e rosmarino.
    3° Fase: StagionaturaLa pancetta viene fatta stagionare all’interno di un trullo per almeno 80 giorni.
    *Vin cotto: vino ottenuto con la fermentazione del mosto con l’aggiunta di mosto cotto ridotto a 1/10.

    La pancetta arrotolata si ricava dalla zona ventrale del maiale, lavorato artigianalmente. Si presenta inconfondibilmente con strati alternati di parti grasse e magre, più o meno sottili. A seconda del tipo di pancetta che si vuole ottenere, si ottengono pezzi diversi. Se si vuole una pancetta da arrotolare, si ricava un pezzo intero dal quale si eliminano le costole.La pancetta arrotolata viene arrotolata insieme a sale e altre spezie e fatta stagionare più a lungo. Alla fine della stagionatura viene consumata come se fosse un salume, tagliandola a fette sottili. La salatura è la fase principale, nel quale si ricopre la carne con abbondante sale grosso in modo da non lasciare scoperti neanche i lati. Il contatto con il sale dura da un minimo di 7 giorni a un massimo di 10 giorni. Durante questa fase la carne assorbe la quantità di sale che le permetterà di conservarsi nel tempo.Si può lavare la carne con del vin cotto e la si lascia asciugare per una mezza giornata. Quindi si cospargono le superfici con spezie varie: pepe macinato, peperoncino, semi di finocchio. Le spezie aderiscono alla carne e non si staccano perchè sono fortemente strette al centro del prodotto.
    Come abbinarlo: A tavola con pane bruschettato caldo e delle fette di pancetta arrotolata con un pizzico di pepe.Al naso presenta noti dolci e pulite della concia e soprattutto sensori di legno e fumo, intensi ma non invasivi. Sensazioni che tornano in bocca e si uniscono a buon pepe, a carne stagionata e a una sapidità equilibrata. La struttura è tenace ma succosa e scioglievole.”

    Emanuele Spader ha proposto la sua pancetta arrotolata.
    “La pancetta è un salume che si ottiene dall’addome del maiale e che viene conciato con sale, pepe e altre spezie e poi stagionato per un tempo variabile.La pancetta può essere venduta tesa oppure arrotolata. Nel primo caso viene preparata distesa e poi venduta in pezzi rettangolari, nel secondo caso, invece, viene arrotolata su se stessa e stagionata per più tempo (20 giorni per la pancetta tesa contro gli almeno 80 giorni della pancetta arrotolata).La pancetta arrotolata viene consumata a fette sottili, cruda nei taglieri di salumi accompagnata da pane, piadina, focaccia, tigelle o altri prodotti da forno.Raramente viene cotta (arrosto ad esempio) oppure usata per cucinare per dare più sapore ai soffritti, alle zuppe o per avvolgere carni delicate come il pollo o il coniglio o gamberi e mazzancolle.”

    La pancetta arrotolata viene preparata prendendo la pancetta del maiale senza privarla della cotenna, quindi salandola con sale medio (nè fino nè grosso) sia sopra che sotto e lasciandola ad insaporire sotto un peso per alcuni giorni (7-10 giorni).
    Successivamente viene lavata con del vino bianco, ripulita dal sale e privata della cotenna e del grasso in eccesso.
    La pancetta viene quindi distesa, cosparsa di erbe aromatiche e spezie decise in base ai gusti del produttore (pepe nero, aglio, finocchio, paprika, rosmarino, etc…) e arrotolata su se stessa dalla parte più lunga.
    Una volta formata viene inserita in un budello, fissata con dello spago di circa 2 mm e avvolta da una rete per salumi per proteggerla durante la stagionatura che avviene in un luogo con temperatura compresa tra 10-13°C e tasso di umidità del 70-75%.
    La stagionatura dura alcuni mesi, a seconda della pezzatura, ma mai troppo altrimenti si rischia che il prodotto finale diventi troppo duro e troppo salato.





martedì 5 luglio 2022

Eurovinum – I vini di Vinicio Bronzo nella rete di Borghi d'Europa

 

 





Assaggiamo il Bardolino Chiaretto doc della Cantina Vinicio Bronzo vicino a Brenzone sul Garda.

 

“Vino dal colore rosa cerasuolo,brillante. All'olfatto si presenta pulito con intensi sentori fruttati di ciliegia e piccoli frutti rossi, e delle note agrumate che ne esaltano la freschezza.Al palato si presenta fresco, scorrevole con una spiccata acidità e una nota minerale che conferiscono al vino una leggiadria ed un carattere salino tipico dei vini della zona.”

 

Per davvero, una buona presentazione !

 

“L'azienda ha sede nella zona collinare di Caprino Veronese precisamente in loc. Gaon.- ci racconta Patrizia Bronzo-. La storia dell'azienda inizia alla fine del 1800 quando Giuseppe Bronzo, soprannominato “ciacara” arriva nella zona di Caprino e decide di acquistare dei terreni. Su di essi vengono coltivati seminativi nelle zone più pianeggianti, e vigneti nelle zone piu collinari. Da questi vigneti si produce un ottimo vino che viene trasportato, con carro trainato da cavalli, fino al mercato di Milano.Successivamente i figli si divisero i terreni, Emilio decise di tenere i terreni piu collinari, precisamente in località “Selvole”, dove costituì la “fattoria del sole” nella quale oltre che essere allevati tacchini, cavalli e pecore, si coltivavano vigneti da cui ne derivava un ottimo vino, che divenne famoso come vino dei “Colli di Caprino”.

Successivamente all'incirca intorno al 1978 l'azienda viene passata a Vinicio, il quale decide di puntare alla produzione di solo vino. Vinicio continua a coltivare i vigneti del padre, ed inizia ad acquistarne altri nelle zone limitrofe per aumentare la produzione, la maggior parte situati località “Terre Rosse”.Ad oggi l'azienda conta all'incirca 16 ettari di vigneto, la maggior parte situati nelle zone collinari di Caprino ad una quota che va dai 350 ai 500 mslm. Da essi Vinicio assieme al figlio, l'enotecnico Davide, producono degli ottimi vini, cercando di creare un connubio tra innovazione tecnologica e tradizione, il tutto nel rispetto del territorio. “

 

Favoriti dalla posizione strategica alle pendici del Monte Baldo, dalla vicinanza del Lago di Garda, e da un clima temperato tutto l’anno, nei vigneti dell’azienda si coltivano vitigni locali come Corvina, Corvinone, Rondinella, Molinara, ma anche vitigni internazionali come ad esempio Pinot Grigio, Cabernet Saovignon e Chardonnay.

 

 

I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa sviluppano il Percorso Internazionale Eurovinum,il

Paesaggio della Vite e del Vino all'interno del progetto L'Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio IAI-Iniziativa Adriatico Ionica,Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico ionica).

Sempre a caccia di nuovi stimoli e di nuove avventure enoiche, hanno così deciso di inserire i vini di Vinicio Bronzo nel viaggio del gusto, destinato ad informare chi informa.

L’itinerario intende scoprire i contenuti storici e culturali che si ‘nascondono’ dietro la

produzione del vino.

Le comunità verranno coinvolte con un 'format' che prevede la realizzazione di trasmissioni multimediali (sky,La9Italia,web) ; la realizzazione e pubblicazione di servizi informativi online ( Blog Azzurro,Network europeo di oltre 150 giornali e blog d’informazione), con interviste ai protagonisti della filiera agroalimentare e turistica del Vs. territorio; la realizzazione di rassegne stampa locali, regionali e nazionali ( con l’invito a partecipare a giornalisti e comunicatori della stampa locale,regionale e nazionale ); la realizzazione sul tema delle Azioni di materiali didattici da donare alle comunità scolastiche ( Viaggio dentro la Vita).

 

 

Così, mentre finiamo di degustare il chiaretto, la strada ci porta verso Torri del Benaco, dove ci attendono la cucina del ristorante Miralago, di Nicola (con annessa gelateria artigianale) e...., naturalmente i vini di Vinicio Bronzo.