Il
ciclo dei “Giovedì del Gusto” di Regione Marche volge al
termine, dedicando il penultimo appuntamento ad un prodotto principe
della nostra tavola, della nostra cultura, della nostra convivialità:
la pasta. Anche in questo settore le Marche sono una regione dalle
molte tradizioni.
A
Pesaro e nel Montefeltro troviamo i “cappelletti”, tradizionale
piatto dei giorni di festa, simili all’omonimo formato romagnolo,
ma riempiti di carne bovina, suina, cappone e tacchina. Non mancano
poi tagliatelle, tagliolini, pappardelle, maltagliati, fatti di tutte
le misure e tutti gli spessori per “raccogliere” al meglio i vari
sughi, sia di terra che di mare.
Inoltrandosi
nel territorio del Montefeltro troviamo i “passatelli” (serviti
in brodo o asciutti), piatto tipico tradizionale delle festività
pasquali per il forte significato simbolico dei suoi ingredienti:
l’uovo e il pane, simboli di rinascita ed, ancora le “millefoglie”,
grossi quadrati di sfoglia all’uovo utilizzati prevalentemente nei
pasticci al forno.
La
tradizione rustica si sente ancora nelle “cresc’ tajat”, ruvidi
quadrelli di sfoglia a base di farina di mais, ottimi con fagioli,
ceci e fave.
Per
finire segnaliamo i due tipi di pasta più noti: i “vincisgrassi”
(ricchissimo pasticcio), e i lunghi e sottilissimi “maccheroncini
di Campofilone”.
Ai
Giovedì del Gusto è stata offerta l’opportunità di apprezzare la
qualità di alcune di queste produzioni che dal mondo casalingo sono
diventate industriali, senza perdere però di genuinità, cura e
qualità. Accanto ad aziende prestigiose si trovano infatti realtà
più piccole ma altamente qualificate e impegnate a realizzare
prodotti tutti “made in Marche”
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