mercoledì 19 gennaio 2011

La Candelora 2011


Il 2 febbraio, ogni anno la Chiesa ricorda la presentazione al Tempio di Gesù, chiamatapo polarmente festa della Candelora, in quanto durante questa giorna vengono benedette le candele che rappresentano il simbolo di Gesù ovvero luce per illuminare le genti, come Gesù bambino venne chiamato Simeone il vecchio al momento della presentazione al Tempio di Gerusalemme, prescritta dalla Legge giudaica per i maschi primogeniti.
Candelora
La festa è anche definita della Purificazione di Maria, in quanto, secondo alcune usanze ebraiche, una donna veniva considerata impura per 40 giorni dopo il parto di un figlio maschio e doveva recarsi al Tempio per purificarsi: la data del 2 febbraio cade appunto 40 giorni dopo il Natale, giorno della nascita di Gesù.
Anticamente questa festa si celebrava il 14 febbraio (40 giorni dopo l'Epifania), e la prima testimonianza al riguardo deriva da Egeria nel suo Itinerarium Egeriae. Il nome di "Candelora" data alla festa è collegabile dalla somiglianza del rito del Lucernare. Ma la somiglianza più significativa tra le due celebrazioni si ha nell'idea della purificazione.
La Candelora viene celebrata anche nella tradizione pagana, ed alcuni studiosi sostengono che si tratti di una festività che ne sostituisce di una preesistente che si chiamava Imbolc nella tradizione celtica, e che rappresentava l'ideale passaggio tra l’inverno e la primavera ossia tra il momento di massimo buio e freddo e quello del risveglio e della luce.
La Candelora, si colloca a metà inverno nel tempo astronomico e coincide nel ciclo agreste/vegetativo con la fine della stagione invernale e l'inizio di quella primaverile; il più famoso detto popolare infatti recita:
"Quando vien la Candelora
de l'inverno semo fora;
ma se piove o tira il vento
de l'inverno semo dentro."
Questo indica che se il giorno della candelora si avrà bel tempo, si dovranno attendere ancora molte settimane perchè l'inverno termini ed arrivi la primavera. Al contrario, se il giorno della candelora fa brutto, la primavera è in arrivo.
Questo passaggio dall'inverno alla primavera viene celebrato attraverso la purificazione e la preparazione alla nuova stagione.
Candelora

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21° Festa della Candelora a Tarzo - 23-24-30-31 Gennaio 2 Febbraio 2010
CON IL PATROCINIO DEL COMUNE DI TARZO

SABATO 23 GENNAIO
Ore 14.00 Giornata dello Scolaro al Luna Park
Ore 17.00 Premiazione 11 Concorso di Disegnodelle Scuole Medie di Tarzo - Patrocinio dell'Assessorato alla Cultura- Biblioteca
Ore 18.30 Chiosco e cucina aperti
SERATA DEL BOLLITO MISTO (Solo su prenotazine) Trippe, Griglia mista e Crostoli
Ore 20.30 Ballo con l'Orchestra "Arcobaleno"
DOMENICA 24 GENNAIO
ore 12.00 Cucina aperta
ore 14.30 In collaborazione con il CARNEVALE DI MARCA - SFILATA CARRI MASCHERATI
ore 18.30 Cena con rippe, Griglia mista e Crostoli
ore 20.30 Ballo con Tony Bressan
SABATO 30 GENNAIO
ore 14.00 Giornata dello Scolaro al Luna Park
ore 18.30 Cucina tradizionale: Trippe, Grigliata mista e Crostoli
ore 20.30 Ballo con l'Orchestra "HARMONY"
DOMENICA 31 GENNAIO
FESTA DELLA FAMIGLIA E DELLA COMUNITA' TARZESE
Ore 12.00 Pranziamo assieme presso Stand Pro Loco (si consiglia la prenotazione)
Ore 12.30 Specialità della giornata SPIEDO Trippe Griglia Mista e Crostoli
Ore 15.00 Spettacolo con Clowns e Giocolieri
Ore 16.30 Esibizione Coro LE VOCI DEL VENTO diretto da Aris e Rita
Ore 18.00 Concorso Mascherine da 0 a 10 anni
ore 18.30 Cena con Trippe Grigliata mista e Crostoli
ore 20.30 ballo con "SILVANO"
MARTEDI' 2 FEBBRAIO
ore 10.30 - ore 18.30 S.Messe con Benedizione delle Candele
ore 14.00 Giornata dello scolaro al Luna Park
ore 18.30 Cena con Trippe, Griglia mista e Crostoli
ore 22.00 Gran finale CON L'ESTRAZIONE DELLA LOTTERIA DELLA CANDELORA PRIMO PREMIO AUTO GRANDE PUNTO FIAT
DA SABATO 23 GENNAIO AL 2 FEBBRAIO PRESSO EX SCUOLE ELEMENTARI DI FRONTE AL MUNICIPIO MOSTRA DEL LIBRO - SI POSSONO ACQUISTARE LIBRI CON IL 30% DI SCONTO SUL PREZZO DI COPERTINA
LA DOMENICA DELLA SFILATA DEI CARRI PRESSO GLI STESSI LOCALI POZZO DI SAN PATRIZIO CON RICCHISSIMI PREMI ORGANIZZATO DAL COMITATO GENITORI BAMBINI SCUOLA DELL'INFANZIA TANDURA MONDINI

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lunedì 17 gennaio 2011

Pane e sopressa nelle colline del Prosecco: il pane firmato Men, da Guia

Nei nostri percorsi del gusto abbiamo visitato in lungo e in largo le colline del Prosecco.
Mi ricordavo del Panificio Men, per via di una degustazione di sopressa e vini con il fondo, fatta nella bella macelleria-gastronomia Amica di Daniele Barattin, in quel di Soligo.
Un buon pane rustico,ruspante, che poi ho imparato a consumare, quando i giri vagabondi mi portano in queste contrade benedette.
Così ci siamo ritornati, per raccogliere una autorevole opinione : quale è il pane che si abbina meglio alla sopressa dell'Alta Marca ?
Non vi sono esitazioni nella risposta : "Certamente gli zoccoletti : buoni, croccanti e gustosi".
Questo tipo di pane viene realizzato con farine che richiedono una lunga lievitazione.L'operazione di impasto è lunga, fino ad ottenere un impasto morbido,liscio ed omogeneo.Si lascia lievitare a temperatura ambiente per almeno 12 ore, sin riprende l'impasto,lo si 'rinovella' con farina fresca,lo si lascia riposare ancora in una mastella,poi la cottura. Et voilà.... gli zoccoletti, dalla fome invitante e irregolare!
Il Panificio Men interpreta oltre venti tipologie di pane, con farine diverse e ingredienti suggeriti dal volgere delle stagioni. Nel corso della settimana si avvicendano sul banco proposte che vanno incontro alle esigenze di un consumatore sempre più attento e delicato.
" Non è facile accontentare i gusti della clientela.proprio per questo proponiamo il pane in molte versioni.Ci occupiamo anche della classica pasticceria da forno, di fattura squisitamente artigianale".
Il Panificio Men è stato invitato alle iniziative di informazione della rete di informazione de l'Italia del Gusto.


sabato 8 gennaio 2011

Il cartizze Garbara e .... così sia !

Lo andiamo ripetendo da tempo.Ci sono due tipologie di giornalisti.
Quelli del computer (per altro strumento, 'dopo', insostituibile di lavoro) e del telefono cellulare e quelli che, secondo una antica lectio dello storico direttore del Cagnan, Remigio Forcon, consumano le suole delle scarpe ( e, aggiungiamo noi, anche le gomme di vecchie automobili poco di moda!).
Sicuramente apparteniamo alla seconda categoria dello spirito e del .... consumo gommoso.
Così quando abbiamo degustato il cartizze di casa Garbara al ristorante Salis, non abbiamo resistito ed eccoci di fronte a Mirco Grotto.
Un passato , recente (vista l'età), di dirgente d'azienda, la 'fuga' dal mondo dell'industria, per rituffarsi nell'azienda di papà Ambrogio e respirare un'altra aria e un'altra vita.
Siamo a Santo Stefano di Valdobbiadene e l'azienda di Mirco (piccolissima),'occupa' una delle porzioni di collina ( di vetta), più belle della zona del cartizze.
Non voglio qui riaprire l'annosa questione del numero spropositato  di bottuglie di cartizze proposte e vendute come tali, rispetto ad un territorio che è un autentico fazzoletto.
Fatti e misfatti della vita,abbonadantemente denunciati e abbondantemente esistenti, in questo italico vezzo di arrangiarsi furbescamente.
Garbara fa pochissime bottiglie e le fa, semplicemente, bene.
Passione, competenza, e , perchè no, idee chiare hanno fatto di questo marchio un autentico segno di eccellenza.
Tra tanti prosecchi di cui celebriamo la indubbian oriogine di.... cantina (non già dal vigneto),spumanti che ti muoiono in bocca e zaffate inesorabili di profumi che spengono le nostre ormai remote voglie di nettari divini, Garbara ci ha restituito il senso di un vino grande,onesto, pulito.
E non è poco.Se così ci permettete.
Altrimenti, va bene lo stesso !

Salis : un ristorante dei nostri desideri

Lungo la strada che porta da Santo Stefano di Valdobbiadene a Saccol,Gianmaria Geronazzo (ben aiutato da Eleonora), hascelto di aprire Salis,Cibo&Vino,un ristorantino per non più di trenta commensali.
Diamo una occhiata al menù.
La cucina si ispira rigorosamente al volgere delle stagioni  e privilegia i prodotti del territorio,interpretati con quel pizzoco di fantasia e creatività che di certo non guastano.
Da tempo andiamo dicendo che il rispetto degli elementi primari in cucina deve essere toale.ma questo rispetto, dovuto a Madre Terra, può tranquillamente convivere con lo spirito di ricerca e di intraprendenza dello chef.
Ci vogliono conoscenza, fantasia e umiltà.
Già l'umiltà.Quella dore che ci fa dire che in cucina (come in tutte le arti), c'è sempre qualocsa da imparare.
Al Salis,tutto questo succede. Anche nella scelta dei vini.
E così sia !

giovedì 6 gennaio 2011

Le iniziative di informazione a Refrontolo




Jan. 6, 2011
La delegazione Collinando de l’Italia del Gusto ha ‘toccato’ il comune di Refrontolo nel 2010, coinvolgendo nelle proprie iniziative di informazione la Cantina Bernardi e il Panificio Piol.
Nel percorso che ha portato alla terza edizione del Festival Europeo del Gusto, i giornalisti e i comunicatori hanno potuto degustare gli eccellenti vini di casa Bernardi in occasione della ‘maratona d’informazione’ che si era tenuta in luglio presso il ristorante Alla Torre di Collalto di Susegana.
Il pane e i dolci del Panificio Piol erano stati presentati nel corso del Filò che si era tenuto presso la Cantina Riva di Rocca di Collalto, nel corso del Festival, con lo stage televisivo e gli interventi di produttori del gusto del Veneto e del Friuli.
In questo gennaio 2011, verrà realizzato uno stage televisivo della trasmissione ‘Percorsi del gusto’, interamente dedicato a Refrontolo.
Sono in corso in questi giorni i contatti con la Pro Loco, al fine di presentare in anteprima tutte le manifestazioni del 2011.
I giornalisti e i comunicatori de l’Italia del gusto sono impegnati a completare la ‘squadra’ delle aziende della filiera agroalimentare da intervistare in diretta.

martedì 4 gennaio 2011

..da Lino,pizzeria a Covolo di Piave

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5/1/2011
Le visite gustose de l’Italia del Gusto
Siamo,per la verità di ‘buoni cronisti’,da sempre estimatori di Lino Durante e della sua famiglia.Nella loro pizzeria ,da Lino,abbiamo potuto assaggiare, senza temi di smentita ,una delle migliori pizze della provincia di Treviso.
Di questi tempi i poveri viandanti del gusto, che consumano ancora la loro suola delle scarpe e le gomme di vecchie automobili, sono letteralmente massacrati da pizze che richiedono la scorta di acqua minerale per essere digerite.
Lo diciamo con franchezza : mangiare una buona pizza, ben impastata e ben lievitata, con commenti di qualità, è diventata una impresa !
Sciagurati pizzaioli, magari forniti di diploma ottenuto con due settimane (quando è molto!), di corsi delinquenziali, sono approdati ai forni e distribuiscono le loro prodezze roteanti,senza conoscere nulla o quasi degli impasti e di quant’altro renda ‘grande’ la pizza.
Lino,in una recente intervista ad un giornale locale, confessava che sta tramandando ai figli i segreti della ‘sua’
pizza : ci vuole tempo, passione e competenza.
Figuriamoci come possono lavorare i diplomati (sic!), delle due settimane!
Così ogniqualvolta ritorniamo alla pizzeria da ‘Lino’, il cuore fa pace con la ragione e le incazzature, d’incanto, scompaiono.
Poi abbiamo il maledetto vizio di anticipare la pizza con quella porchetta che Lino fa fragrante, leggera, che quasi si scioglie in bocca.
Aggiungete buona birra (anche artigianale), una buona scelta di vini, cortesia mai untuosa et….. voilà,lo stile-Lino
è perfetto !
Il viaggiatore del gusto

lunedì 3 gennaio 2011

Ad Ogliano, alla Pizzeria Tre Stelle

I vitigni di Ogliano (Foto A. Galifi

Era il novembre del 2004 e nel settimanale SetteNordest dedicavo alla pizzeria
'Fausta' un pezzo come viaggiatore curioso.
Siamo ad Ogliano , 2011 : ancor oggi Vincenzo e la sua famiglia ci viziano con una pizza che appartiene din diritto alla storia del made in italy a tavola.
E' impossibile dimenticare che la 'Fausta' fu la prima ed autentica pizzeria napoletana aperta nel centro storico di Treviso dal cav.Alfonso Mansi. Vincenzo,da quel ceppo benedetto, arrivò a Conegliano per aprire in zona Cavallino la sua mitica pizzeria con lo stesso nome !
Nel 2000 il noastro anfitrione si trasferì ad Ogliano. e fu,subito, un successo annunciato.
Con una particolarità.
Il locale ha saputo mantenere anche il suo ruolo di punto di aggregazione e di socialità per la piccola comunità locale.
Che dire poi della pizza ?
Semplicemente buona.La professionalità non è acqua, ed è soprattutto storia e tradizione, una storia che continua con la seconda generazione di famiglia : tre stelle
(Maria Rosa,Silvia e Sara), che  rinnovano un impegno familiare con passione e competenza.
Il segreto di nuna buona pizza : sempre lo nstesso. Buon impasto, buona lievitazione,ingredienti ineccepibili.
A mezzodì,oltre alla pizza, ecco una cucina semplice, di nstile casareccio e familiare per i viandanti affamati.
Vincenzo ha saputo radicarsi in Ogliano, con il suo talento e la sua simpatia.Vincenzo, di Scala. Salerno . Un doc. Indiscutibilmente.