Uno dei piu caratteristici riti della vigilia e’ la preparazione del “Christopsomo” (Χριστόψωμο) o “pane di Cristo”, una pagnotta di pane dolce che, a seconda dei posti, assume forme e nomi diversi, con decorazioni sulla crosta che rappresentano scene di vita familiare, come “croci” “pastori” ecc.
Viene preparato dalle donne ed assume il significato di una vera e propria cerimonia religiosa. Vengono utilizzati ingredienti costosi, acqua di rose, farina, sesamo, miele, chiodi di garofano e cannella pronunciando la formula: “Cristo e’ nato, la luce si accende, cresca il lievito del pane”.
Una volta formato l’impasto ne prendono la meta' e formano una ciambella e con il resto dell’impasto sagomano una croce al centro della quale pongono una noce intera. Sul resto della superficie disegnano con il coltello e la forchetta foglie, fiori, frutti, uccellini ecc. Viene poi imbandita la tavola ponendo su di essa il pane, un piatto con il miele e frutta secca. A cena il padrone di casa rompe il “pane di Cristo“ sulla sua testa e se il pezzo di sinistra e’ il piu grande, questo e’ il segno che il nuovo anno sara buono. Sara poi tagliato il giorno di Natale. Il padrone di casa fa il segno della croce dicendo Χρόνια Πολλά (chronia polla’) e distribuisce una fetta ad ogni componente della famiglia.
Ingredienti:
- 2 Kg farina
- 130 gr. lievito
- 1 tazza circa di acqua tiepida
- 700 gr. di zucchero
- 2 bicchieri da vino di olio
- 2 tazze di vino rosso caldo
- un pizzico di sale
- 2 cucchiaini di mastica pestata
- 400 gr. noci tagliate a pezzi grossi
- 500 gr. uva passa
- 2 cucchiaiate da minestra di cannella (chiodi di garofano)
- buccia di 2 arance tagliate a piccoli pezzi
- 1 bicchierino di succo d’arancia
- 1 bicchierino di cognac
Per la farcitura:
- un po’ di olio
- sesamo
- noci
Preparazione:
La sera precedente mettete il lievito in 350 gr. di farina, e un po’ di acqua. La mattina seguente aggiungete 250 gr. di zucchero, meta dell’olio e un po’ di farina. Impastate tutto bene e lasciate lievitare in ambiente caldo. Aggiungete dopo tutti gli ingredienti rimanenti e impastateli molto bene finche’ non diventa un composto morbido che non si attacca. Ricoprite il composto e lasciatelo lievitare in ambiente caldo per 1 ora e ½. Modellate il christopsomo e ponetelo in 2 grandi teglie oleate. Lasciatelo di nuovo a lievitare, ungetelo con olio e cospargetelo con il sesamo e le noci. Cuocete a forno caldo a 200 °C per 15 minuti e poi in forno medio, a 150 °C, per altri 35–40 minuti.
LE RICETTE DI NATALE
Karidopitta (Καρυδόπιτα)
Christopsomo (Χριστόψωμο)
Tacchino farcito con patate arrosto (Γαλοπούλα γεμίστη)
Kourambiedes
Μelomakarona
Anche per la Grecia il Natale rappresenta la piu' grande festa religiosa dell’anno. L'albero di Natale e il presepe, preparati con una settimana di anticipo, sono gli addobbi piu' tipici che adornano ogni casa, creando la tipica atmosfera natalizia.
La sera della vigilia e' tradizione cuocere il “christopsomo”, che vuol dire letteralmente “pane di Cristo”.
Il giorno di Natale, nelle Chiese, le funzioni religiose per festeggiare la nascita di Cristo iniziano molto presto.
Durante il periodo di 12 giorni, che va dalla vigilia di Natale all’Epifania (24 Dicembre - 6 Gennaio), quando si crede che le “acque siano sconsacrate”, i Kallikantzaroi fanno la loro comparsa sulla terra.
A Kastoria la donna di casa imprime il calco della propria mano sul pane che, secondo un'antica tradizione, simboleggia la nascita di Cristo; nell’isola di Lefkada si celebra un matrimonio tra due ceppi, uno forte che rappresenta il maschio e l’altro piu snello rappresentante la femmina, a seguire gli abitanti appiccano il fuoco e quando le fiamme si ingrandiscono leggono alcuni auspici e pregano in onore di Dio.
A Capodanno, il 1° Gennaio e' il giorno di San Basilio (corrisponde a Babbo Natale). Come per la vigilia di Natale anche per il 31 Dicembre i ragazzi in gruppo si recano di casa in casa per cantare le cosiddette “Calanda” di buon augurio per il Nuovo Anno e tenendo in mano un melograno.
La sera della vigilia, dopo il rituale scambio di saluti e doni, c'e' il taglio della “vassilopitta”, il tradizionale ciambellone di Capodanno. Anche ad Atene e nelle grandi citta' la tradizione della vassilopitta e' osservata ancora oggi; pero', normalmente non viene piu' preparata in casa ma comprata direttamente in pasticceria. La sera del 31 Dicembre si tenta anche la fortuna giocando a carte: il gioco di gruppo piu' usato e' il “31”. Nella Grecia del Nord tra il giorno di Capodanno e l’Epifania, e’ usanza mascherarsi solitamente da novella sposa, da gentiluomo o da vecchia nonnina.
Anche l’Epifania e’ considerata in Grecia una grande festa religiosa. Proprio in questo giorno l’acqua viene benedetta, purificata ed in base ad una credenza popolare si ritiene che gli spiriti maligni si allontanano dalla terra mentre l’acqua del mare diventa dolce e potabile. Alla vigilia, dopo la messa in chiesa, nei villaggi e nei quartieri il sacerdote visita tutte le case per la benedizione con un ramoscello di basilico immerso in un bicchiere di acqua benedetta con la quale cosparge le varie stanze.
Arianna Caputi