domenica 29 gennaio 2023

La Via dei Norcini - Degustare salumi a Identità Golose. grazie al GRUPPO CLAI


 

E chi poteva organizzarla se non il GRUPPO CLAI, che produce i più noti tipi di salumi italiani?

Di questo Gruppo, che ha sede a Sasso Morelli, proprio sul confine fra Emilia e Romagna, due territori eccezionalmente vocati all’Arte Norcina, fanno parte anche Aziende come la Zuarina, storico prosciuttificio di Langhirano (è nato nel 1860!) che, tra l’altro, presenterà alla manifestazione milanese il Salame Corallina.




Salame Corallina CLAI


Si tratta di una preparazione di carne di maiale magra, lavorata ad impasto fine, unito a lardo tagliato a cubetti ed aromatizzato con sale, pepe, aromi naturali ed insaccato in budello naturale. La sua lavorazione continua con la stagionatura, che dura dai tre ai cinque mesi, terminata la quale si ottiene un prodotto dolce e corposo, privo di glutine e lattosio.

L'origine di questo insaccato è umbra; nasce infatti a Norcia, ma è divenuto tradizionale nel Lazio e in particolare a Roma, dove è uso che tutte le mattine di Pasqua questo salume sia consumato insieme alla pizza al formaggio e ad un ghiotto bicchiere di vino.


All’evento milanese saranno presentati anche altri due prodotti, fiore all’occhiello della produzione di CLAI: il Guanciale stagionato: un salume assolutamente privo di conservanti, dal sapore unico e dal profumo intenso, grazie ad una stagionatura lenta e dolce di 12 settimane. Il suo aroma richiama alla mente fumanti piatti di Bucatini all’Amatriciana, di Spaghetti alla Carbonara o di Pasta alla Gricia.


Guanciale Stagionato CLAI



Un’altra piccola ma grande rivoluzione produttiva, presentata dal più che centenario Prosciuttificio Zuarina è la Spalla stagionata. Si tratta del più antico salume della zona parmense, ricavato dall’arto anteriore: un salume magro, dal profumo e sapore delicati, senza conservanti, realizzato con carne 100% italiana di alta qualità e con una stagionatura lenta di almeno 12 mesi.

Infine, data la sede della manifestazione, non poteva mancare il tradizionale Salame Milanodella CLAI.


Il Prosciuttificio Zuarina, in particolare risponderà poi al tema lanciato quest’anno da Paolo Marchi e Claudio Ceroni, curatori dell’evento: «Signore e signori, la rivoluzione è servita», non tanto presentando nuovi prodotti, accanto a quelli tradizionali, in primis il classico Prosciutto di Langhirano, quanto proponendo un rivoluzionario (appunto!) programma di ascolto alle proposte e richieste dei Clienti.


Si tratta di un servizio veramente nuovo, che comprende attività di marketing per aumentare traffico e visibilità al locale, training coi Brand Ambassador aziendali per gestire meglio i prodotti o farli conoscere attraverso attività in store, ma anche la disponibilità a personalizzare le confezioni (anche nelle forniture successive), secondo le indicazioni del Clienti.


Pietro D’Angeli, Direttore Generale CLAI, illustrando le caratteristiche della presenza della CLAI alla manifestazione meneghina, ha anche presentato un’importante iniziativa del Gruppo, legata alla solidarietà: CLAI infatti donerà, ad ogni acquisto di Salame Corallina, un contributo alla Comunità di Sant’Egidio per sostenere la sua preziosa attività.


Questo progetto, che fa seguito al sostegno natalizio offerto al Banco Alimentare, mostra come il Gruppo intenda il proprio impegno non solo volto a fornire ai consumatori prodotti genuini e sani, oltre che gustosi, ma anche ad offrire il proprio sostegno a chi ne ha bisogno.


Nei 3 giorni dell’evento, CLAI presenterà tre diverse proposte, partendo da sabato 28 gennaio, in cui verranno offerti i taglieri classici delle eccellenze di salumeria: chips di Guanciale CLAI e gustosi finger food con protagonista il Prosciutto di Langhirano Zuarina. Il giorno successivo verrà proposta invece la Carbonara con il Guanciale stagionato CLAI ed Infine, lunedì 30 gennaio, come anticipato, sarà presente a Milano anche Sfarinà, il locale di successo di Bologna che offrirà piadine gourmet, il pane identitario dei romagnoli, con farciture di alta qualità rappresentate dagli inimitabili Salumi CLAI.


giovedì 19 gennaio 2023

Eurosostenibilità – La sostenibilità nella filiera agroalimentare e la partnership di Laura Panizutti




Riprende il cammino di EUROSOSTENIBILITA', l'iniziativa che Borghi d'Europa sviluppa nel quadro del progetto L'Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio IAI-Iniziativa adriatico ionica, Forum intergovernativo per la cooperazione internazionale nella regione adriatico ionica).

Il percorso sui temi della sostenibilità nella filiera agroalimentare ha come partner d'informazione

Laura Panizutti, Consulente finanziario e patrimoniale di Conegliano.

I Paesi inclusi nel progetto sono: Italia, Croazia, Slovenia, Austria, Svizzera, Montenegro, Albania, Bosnia Erzegovina, Grecia, Serbia e San Marino.

Le Regioni italiane : Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Campania, Marche, Abruzzo, Puglia, Molise, Basilicata, Calabria e Sicilia.

Ogni mese si terrà un incontro di informazione per presentare le eccellenze dei territori coinvolti, con l'intervento di giornalisti,imprenditori della filiera agroalimentare e testimonial.

Per ognuna delle 10 tappe previste, oltre ai borghi e alle eccellenze venete, verranno 'raccontati' i territori italiani ed europei 

martedì 10 gennaio 2023

Eurovinum (Basilicata) – Borghi d'Europa ad Autoctono Si Nasce a Milano, per degustare l'Aglianico del Vulture di Casa D'Angelo

 In questo primo scorcio di 2023 i giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa interverranno ad Autoctono Si Nasce, la manifestazione che Go Wine promuove a Milano il 26 gennaio, visitando, fra gli altri, anche il banco d'assaggio della Cantina D'Angelo di Rionero in Vulture (Potenza).




L’azienda D’Angelo rappresenta, da quasi un secolo, uno dei simboli della storia dell’Aglianico del Vulture. Un viaggio nel mondo del vino che attraversa quattro generazioni della famiglia, fino ad arrivare a Erminia e Rocco, attuali titolari del marchio.

L’azienda è situata nella zona più classica di produzione dell’Aglianico del Vulture, vino sempre più apprezzato nel panorama italiano e diventato oramai un simbolo del Made in Basilicata.


L’Aglianico del Vulture è un vino DOC della regione Basilicata ottenuto da uve del vitigno Aglianico coltivate nell’area del Vulture, in provincia di Potenza.

La denominazione di origine controllata è stata registrata ufficialmente nel 1971.


L’Aglianico è considerato uno dei vitigni più pregiati e antichi d’Italia, vanta infatti origini millenarie, che probabilmente risalgono fino ai tempi dell’Antica Grecia. Coltivato e amato sia in Italia che all’estero, l’Aglianico è un vitigno a bacca rossa da cui nasce un vino dal carattere forte, strutturato e deciso.


Storia ed etimologia dell’Aglianico


La storia dell’Aglianico si perde nella notte dei tempi ed è molto difficile stabilire con precisione la sua origine. Pare che sia stato introdotto dai Greci nelle loro colonie dell’Italia meridionale intorno al VII-VI secolo a.C. Fra le testimonianze materiali si è soliti citare il ritrovamento di un torchio di epoca romana nella zona di Rionero in Vulture e un’antica moneta bronzea raffigurante la divinità del dio greco Dionisio (Bacco nella trasposizione romana) ritrovata nella zona di Venosa. Tra le testimonianze storico-letterarie si ricordano invece le famose lodi al vino del poeta romano Orazio che era originario proprio di Venosa.


Anche l’origine del nome è piuttosto incerta e misteriosa. Per molto tempo si è creduto che il termine Aglianico derivasse dalla parola Ellenico – a conferma della sua antica paternità greca – e che tale parola si stata “storpiata” nel periodo di dominazione aragonese, diventando appunto Aglianico. Secondo un’altra teoria – introdotta da Manuela Piancastelli – il termine Aglianico deriverebbe invece dalla parola greca “agleukinosicos” ovvero “vino privo di zucchero/glucosio”


Zone di produzione

L’Aglianico è un vitigno coltivato principalmente in Basilicata, in Campania e, in maniera minore in alcune zone della Puglia, Molise e Calabria. All’estero sono cominciati – soprattutto negli ultimi anni – tentativi di coltivazione in alcune zone dell’Australia e della California.