martedì 7 dicembre 2010

Il racconto della Pasticceria Cargnello


Questo nostro 'lavoro' vagabondo ci porta, come diceva con rara intelligenza il decano dei giornalisti trevigiani, a 'consumare' le suole delle scarpe e (aggiungiamo, noi), anche le gomme delle nostre vetuste carrette.
Già,non apparteniamo alla generazione dei giornalisti a 'gettone' ,che scrivono dopo una ambiziosa intervista telefonica. Preferiamo ancora guardare i nostri interlocutori direttamente negli occhi.
Così succede anche alla Pasticceria Cargnello, in quel di Col San Martino, nella sinistra Piave trevigiana.
Mamma Annarita,Michele e Serena hanno poche esitazioni , quando ci consegnano la loro filosofia
“ Offriamo agli appassionati dolci genuini,fatti seguendo antiche ricette e selezionando materie prime di altissima qualità, senza l'uso di preparati industriali o conservanti chimici”.
Non vi è da sbagliarsi.
Né sbaglia il nostro palato, impegnato com'è, a gustarsi le eccellenze di questi signori.
Vi è una storia di famiglia, alle spalle. E che storia.
Nonno Giobatta aveva un panificio-pasticceria fin dagli anni '50. Poi,negli anni '90, la svolta e il trasferimento nel nuovo sito.
Il 'pianeta' Cargnello si sbizzarrisce dalle brioches alla biscotteria,dalla pasticceria fresca ai panettoni,dai pandori alle colombe,soffermandosi sui dolci di carnevale e il cioccolato : è una continua riscoperta di profumi ed emozioni che rappresentano l'autentica passione che i Nostri sanno trasmettere.
Quel che ci colpisce è poi una frase. Semplice semplice:
“ Creiamo i dolci come dovessimo mangiarli noi”.
Vi è poi un altra aspetto da non trascurare.
Il senso di ospitalità e di buona accoglienza che si respira nella pasticceria.
La qualità e la cortesia sono valori immateriali che rinviano direttamente ad una cultura, ad un savoir faire,che debbono contraddistinguere i nostri artigiani del gusto.
Tutto questo è il pianeta Cargnello.
E , scusate se è poco !

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